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Antitrust: sanzione 100.000€ a SDL Centrostudi. Pubblicità ingannevole, illecita e varie scorrettezze

Continua l’operato dell’Antitrust AGCM a tutela dei consumatori: azioni di controllo e sanzione verso operatori in materia di consulenza finanziaria, bancaria, ristrutturazione debiti.
Con il Provvedimento n. 25195, pubblicato sul Bollettino AGCM n. 47 del 09 dicembre 2014, l’Autorità ha attribuito una sanzione di 100.000€ a SDL Centrostudi in seguito all’accertamento di molteplici scorrettezze nella pratica commerciale, pubblicitaria e verso la concorrenza ad altri professionisti.
Peraltro SDL Centrostudi risulta già protagonista dell’interrogazione parlamentare depositata dal Senato lo scorso ottobre 2014 e di vari esposti presso la Procura della Repubblica.
In sintesi l’Antitrust ha rilevato la diffusione su larga scala di “informazioni pubblicitarie ingannevoli ed incomplete”,  “l’utilizzo improprio della qualifica di ONLUS”, adottato pretestuosamente per attrarre la clientela laddove infine risulta lo “svolgimento di un’attività lucrativa”, reclamizzate “consulenze certificate” che invero risultano essere state riconosciute da vari Enti come “lacunose”, “inattendibili” e “non spendibili” presso le sedi opportune.
Altresì l’Autorità ha rilevato da un lato la pubblicizzata ed ambigua offerta di Assistenza legale “a costi contenutissimi” (invero prestata “senza effettiva rappresentanza”), dall’altro una “grave limitazione della libertà contrattuale delle imprese indotte a conferire il mandato” (nei casi di attribuzione del mandato agli avvocati collegati ad SDL).
L’AGCM ha avuto modo di valutare anche il parere del Tribunale di Milano, il quale – dichiara l’Antitrust, richiamando una sentenza del Foro – si è pronunciato in merito alla asserita “perizia certificata”: “La lacunosità della documentazione considerata dal perito di parte nell’elaborazione dei conteggi inficia l’attendibilità della consulenza”.

Di seguito alcuni passaggi del Provvedimento sanzionatorio adottato dall’AGCM nei confronti di SDL Centrostudi, consultabile anche in versione integrale sia presso il bollettino integrale che nell’estratto:

46. Le affermazioni pubblicitarie diffuse dal professionista [ndr – SDL Centrostudi], volte a promuovere nel proprio sito (indirizzo www.sdlcentrostudi.it) i propri servizi, sono da ritenersi idonee a indurre in errore i destinatari, sotto diversi aspetti, quali, la qualifica del professionista che si presenta come una “ONLUS”, le caratteristiche del servizio proposto come “check-up gratuito”, la natura e l’onerosità delle “perizie certificate”, nonché le caratteristiche e le condizioni di fruizione del reclamizzato servizio di consulenza legale “Avvocato in tasca”.

47. In primo luogo vale considerare come le affermazioni nelle quali un professionista evidenzia che la valutazione di anomalie bancarie o finanziarie si attua attraverso “una prima fase ONLUS, dedicata a predisporre check-up gratuiti su tutti i prodotti/servizi […] , appaiono fuorvianti, in quanto non chiariscono che il servizio è, in realtà, svolto non da una ONLUS, ma da una società di consulenza che opera in forma di società per azioni e che viene autorizzata dalle imprese interessate a trattare i propri dati.

[….]

49. In realtà, dal mandato conferito a SDL in questa prima fase risulta che la consulenza gratuita si concretizza in una mera generica “analisi preliminare”, a seguito della quale non viene redatto alcun rapporto nè tantomeno una perizia, come il cliente si potrebbe aspettare ma solo espresso “un giudizio circa la possibilità di ottenere un valore recuperabile connesso al contratto analizzato”.

[…]

54. Le sopra delineate modalità di presentazione dei servizi di analisi bancaria e finanziaria offerti da SDL, in realtà, nascondono l’intento di “agganciare” il potenziale cliente per indurlo a stipulare successivamente un contratto a titolo oneroso al fine di ottenere un’analisi approfondita definita “Perizia econometrica certificata”.

[…]

55. […] dagli accertamenti attuati emerge invece che le perizie econometriche risultano essere costituite da un mero “parere pro veritate” […]  Tale circostanza, dunque rende le reclamizzate “perizie certificate” di indimostrata spendibilità presso le sedi opportune.

[…]

58. Infine, il servizio di “Assistenza legale completa per aziende”, denominato “Avvocato in tasca”, è stato pubblicizzato come un “cofanetto” e descritto come “un prodotto molto accattivante e che sostiene privati e aziende con costi contenutissimi” […]

59. In realtà, la documentazione in atti comprova che il servizio proposto come “cofanetto” si sostanzia in un abbonamento annuale che presuppone la stipula di un mandato senza rappresentanza che consente la fruizione di una consulenza legale in forma meramente orale dal costo di 500 euro per il primo anno (IVA Esclusa) e di 300 euro (IVA Esclusa) per i successivi rinnovi. […]

60. Alla luce delle suesposte considerazioni, la presentazione dell’azienda e dei servizi pubblicizzati, nei termini sopra esposti, risulta ingannevole con riferimento alla qualifica di ONLUS del professionista, alle caratteristiche e condizioni di erogazione dei servizi e delle prestazioni pubblicizzate ed alla spendibilità probatoria delle c.d. “Perizie certificate”, in realtà fornite sotto forma di parere pro veritate [ndr – in sostanza una mera perizia di parte ].

64. Con riguardo alla gravità della violazione, si tiene conto nella fattispecie in esame della dimensione economica del professionista, in quanto si tratta di una società per azioni dal fatturato di notevole entità con una situazione patrimoniale significativa. La gravità della violazione è da valutarsi in relazione, altresì, allo stato di debolezza dei destinatari costituiti da imprese anche di modeste dimensioni che versano in uno stato di disagio finanziario e bancario. Il messaggio è stato diffuso attraverso internet, mezzo idoneo a raggiungere, un vastissimo numero di destinatari rappresentati da utenti business.

66. […] RITENUTO, pertanto, in conformità al parere dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, sulla base delle considerazioni suesposte, che il messaggio in esame risulta ingannevole, ai sensi degli artt. 1 e 3, del Decreto in quanto idoneo a indurre in errore i destinatari in relazione alla qualifica di ONLUS del professionista, alle caratteristiche e condizioni della valutazione preliminare, presentata come “check-up gratuito”, e alla natura e valore delle “Perizie certificate”, nonché omissivo in relazione alle caratteristiche, alle condizioni e alle modalità di fruizione del servizio di consulenza legale “Avvocato in tasca” e, pertanto, suscettibile di pregiudicarne il comportamento economico ovvero di ledere gli interessi di operatori concorrenti.

Continua a leggere Come difendersi dai consulenti truffaldini ed altri articoli su attività di consulenza tecnico – legale di natura sospetta nella sezione Attenti alle truffe!

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