Azienda incassa 116.000€ da transazione con banca. Tribunale di Verona

Tribunale di Verona

Causa R.G. n. [omissis]/2010

Giudice Dott. Fernando Platania

Nel 2010 un’azienda lombarda si era rivolta allo Studio Pinaffo ai fini di far esaminare l’excursus dei conti correnti affidati intrattenuti con un primario istituto di credito italiano, il quale aveva peraltro indebitamente segnalato a sofferenze l’impresa presso la Centrale Rischi Banca d’Italia per asseriti sconfinamenti di fido ed affini.

Sulla base dei presupposti emersi dalla circostanziata e precisa perizia di parte, l’azienda si era vista costretta ad intentare causa contro l’istituto, poiché – pur avendo ripetutamente contestato il comportamento della banca – quest’ultima aveva negato ogni colpa, rifiutandosi di correggere le lamentate irregolarità, le quali riguardavano interessi illegittimi, usura, anatocismo, commissioni di massimo scoperto e varie spese, nullità contrattuali e degli interessi ultralegali indebitamente pretesi dalla banca.

Il Tribunale di Verona istruiva così una consulenza tecnico contabile sui rapporti di conto corrente: il CTU nel maggio-giugno 2013 depositava in atti la propria relazione, la quale confermava le contestazioni sostenute dalla perizia precedentemente redatta dalla Dott.ssa Tiziana Pinaffo. Il CTU quantificava il nuovo saldo di conto corrente, rettificato a favore dell’impresa per circa +88.000€.

Infine, a seguito di alcune trattative, la banca risarciva all’azienda totali 116.000€ in via transattiva, ovvero prima del deposito della sentenza, riconoscendo anche gli interessi legali, il rimborso delle spese legali e peritali sostenute dall’impresa e la cancellazione della cattiva segnalazione dalla Centrale Rischi.

Infatti l’Impresa, pur essendo in posizione di forza nella causa, aveva poi preferito transare la vertenza anzichè attendere ulteriormente i tempi di emissione della sentenza, al fine di ottenere in tempi brevi la cancellazione dell’illegittima segnalazione dalla Centrale Rischi, ripristinando così la propria reputazione di solvibilità (merito creditizio).