Coniugi truffati da funzionario banca: CTU convalida perizia Studio Pinaffo e riconosce 157.000€ a risparmiatori
Tribunale di Vicenza
Causa R.G. n. [omissis]/2010
Giudice Dott. De Giovanni
Il CTU – Consulente Tecnico d’Ufficio nominato dal Giudice, lo scorso aprile ha convalidato la perizia redatta dallo Studio Pinaffo con la quale si era in precedenza dimostrato che a causa dello sciagurato operato di un funzionario di banca, una coppia di coniugi aveva subito perdite patrimoniali per 157.000€ circa.
La banca aveva sempre negato ogni responsabilità, rifiutando qualsiasi transazione, asserendo che le operazioni sarebbero state commissionate dalla coppia di investitori.
Infatti nel 2010 i risparmiatori si erano rivolti alla Dott.ssa Tiziana Pinaffo chiedendole di far luce su una complessa amministrazione patrimoniale in titoli, attuata da un funzionario di banca in totale difformità rispetto ai criteri di prudenza concordati in origine con gli investitori.
I coniugi – i quali dapprima si erano affidati all’operato della banca – si erano poi accorti di alcune anomalie, tuttavia – tra le centinaia di sofisticate operazioni finanziarie poste in essere dal funzionario – non avevano saputo identificare la fonte delle perdite e l’entità delle stesse.
La perizia di parte aveva messo in luce in modo inconfutabile lo scriteriato operato del funzionario, consentendo al legale di radicare nel migliore dei modi la vertenza.
Infatti nonostante la tenace difesa da parte della banca, il Giudice aveva ritenuto valide le doglianze sostenute dai risparmiatori, poiché efficacemente dimostrate dalla perizia redatta dallo Studio Pinaffo: il Tribunale aveva così nominato un CTU – Consulente Tecnico d’Ufficio allo scopo di una verifica al di sopra delle parti.
Il CTU aveva espletato una consulenza tecnico contabile atta a verificare sia la natura altamente speculativa delle operazioni poste in essere che l’entità del danno subito dai risparmiatori, addivenendo nella sostanza a confermare quanto già esposto nella perizia dello Studio Pinaffo.
All’aprile-maggio 2015 il contenzioso si trovava ancora in corso ed in attesa di emissione della sentenza, tuttavia il probabile esito della vertenza pendeva fortemente a favore della coppia di risparmiatori, con la richiesta di rimborso sia del danno patito dagli stessi, che della rivalutazione monetaria e di tutte le spese legali e peritali sostenute.
Tale risultato dimostra ancora una volta che la competenza fa la differenza e che affrontare un contenzioso bancario con delle valide argomentazioni, correttamente dimostrate, consente di contrastare i rischi di causa e le fuorvianti illazioni esposte dall’intermediario, nonchè addivenire ad esiti soddisfacenti per il ristoro del danno patrimoniale subito.
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