Equitalia: annullate cartelle per 660.000€. Tribunale di Venezia. Il Ministero: irregolare circa il 50% delle cartelle.
Tribunale di Venezia
Sentenza n. 3079/2015 del 23/09/15
Il Tribunale di Venezia ha annullato cartelle emesse da Equitalia per un valore di 660 mila euro, con sentenza n. 3079/2015 pubblicata il 23 settembre 2015.
Infatti le cartelle esattoriali erano affette da gravi irregolarità e violavano alcuni principi fondamentali in difesa del contribuente.
Secondo il Tribunale di Venezia, l’agente di riscossione Equitalia può emettere cartelle, notificarle e agire esecutivamente solo se è in possesso dei requisiti validi e documentabili in grado di giustificare le pretese degli enti pubblici per i quali agisce.
Inoltre la prova dell’esistenza dei requisiti deve essere fornita da Equitalia e dagli enti creditori e non dal contribuente oggetto di accertamento.
Infatti già nel giugno 2014 una statistica pubblicata ufficialmente dal Ministero dell’Economia aveva rivelato tutta la debolezza e le lacune di ampia parte dei contenziosi avviati da Equitalia: secondo il Ministero stesso, rispetto a contenziosi radicati dall’ente per circa 7 miliardi di euro, in essere nel primo trimestre del 2014, il fisco risulta aver perso cause contro i contribuenti per 3,6 miliardi di euro, a fronte di recuperi per 3,5 miliardi nello stesso periodo.
Dunque il Ministero ammette che quasi una volta su due lo Stato risulta aver torto.
I motivi?
Non solo vizi burocratici come ad esempio errate procedure di notifica, cartelle pazze o prescritte, ma anche numerose irregolarità contabili insite nelle cartelle stesse e nei piani di dilazione o rateizzo (es. anatocismo tributario, illegittima di applicazione dell’aggio e compensi di riscossione, interessi di mora, usura, etc.).
Tutti espedienti applicati in modo astruso e sofisticato, atti a dilatare e gonfiare artificiosamente la somma finale posta a carico del contribuente.
Da diverso tempo lo Studio Pinaffo effettua con successo consulenze approfondite su questi aspetti, al fine di consentire alla propria clientela aziendale e privata di poter affrontare al meglio le contestazioni atte a contrastare il fisco ed Equitalia, qualora il contribuente avesse ricevuto delle cartelle illegittime.
Per poter avviare l’iter di verifica preliminare gratuita ed accertare se sia possibile o meno contestare le pretese avanzate dal fisco, sarà sufficiente sottoporre allo Studio Pinaffo copia delle cartelle esattoriali in origine ricevute, e/o dei rateizzi o dilazione dei pagamenti, e/o qualsiasi altro documento ritenuto utile.
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