Mutui, Leasing e Finanziamenti: nullità degli interessi ultralegali. Contestare i contratti
Recuperare gli interessi di finanziamento pagati attraverso il mutuo e ridurre il debito
Mutui: contestare i contratti. La contestazione dei contratti di mutuo o leasing può essere effettuata attraverso un’accurata analisi tecnica delle pattuizioni ed il calcolo del tasso effettivo latente.
Il tasso di interesse indicato sul contratto di mutuo, leasing o qualsiasi altro finanziamento, deve essere effettivo, comprensivo cioè non solo dell’effetto dell’illegittima capitalizzazione sugli interessi passivi eventualmente applicata e di tutti gli oneri collegati al finanziamento, ma comprensivo altresì dell’incidenza esercitata anche dal piano di ammortamento e da tutti gli altri oneri bancari.
Non tutti sanno che, a parità di tasso di interesse nominale e di durata del finanziamento, il piano di ammortamento con pagamento differito di quota interessi e quota capitale, esercita una lievitazione matematica, e dunque effettiva, del tasso di interesse reale del mutuo.
Ciò si rivela soprattutto in situazioni di c.d. preammortamento, ossia quando la banca chiede ad esempio di imputare il pagamento dei primi 2 anni di rate al solo ammortamento della quota interessi, lasciando invariato il debito capitale, oppure nei c.d. piani di ammortamento “alla francese” dove la quota interessi pagata inizialmente corrisponde a circa i 3/4 della rata.
Quali somme si possono recuperare nella contestazione del mutuo
In termini giuridici ciò comporta la mancanza del requisito di determinatezza e la violazione degli artt. 1346 e 1284 c.c.: per effetto della legge n. 154/92 e art. 117 TUB sulla trasparenza bancaria, il rapporto di finanziamento deve allora essere ricalcolato non più al saggio di interesse preteso dalla banca (c.d. convenzionale), ma a tasso legale (che negli ultimi 10 anni è oscillato tra il 2 ed il 3% circa) o Bot, nonchè in assenza di anatocismo.
Contestare i contratti ed effettuare il ricalcolo di interessi e debito può comportare per l’azienda (o il soggetto che ha contratto il prestito), l’abbattimento dei costi di finanziamento anche fino al 60-88%.
In merito alla capitalizzazione illegittima va anche osservato che si possono contestare non solo gli anatocismi più tradizionali, ma ad esempio anche gli interessi di mora.
Addirittura in alcuni casi possono emergere elementi tecnici per poter contestare i contratti circa la pretesa di usura bancaria: all’origine del contratto o anche la sua riscossione nel corso del rapporto.
Oramai molte recenti sentenze e provvedimenti inerenti mutui, leasing, finanziamenti o l’accertamento del saggio di interesse applicato, vanno in questa direzione.
Non solo la verifica del superamento dei tassi di usura bancaria, ma anche sulla legittimità delle condizioni contrattualmente pattuite e la struttura del piano di ammortamento.
Dunque contestare i contratti di mutuo e finanziamento è possibile se contengono delle irregolarità tecnico-giuridiche.
Pertanto in tali circostanze chi ha contratto il prestito (sia esso mutuo, leasing o qualsiasi tipologia), può chiedere ed ottenere legalmente una notevole riduzione del costo del finanziamento per effetto dell’annullamento degli interessi e commissioni applicate dalla banca.
Tali concetti valgono anche per aperture di credito in conto corrente, affidamenti ed affini.
Mutui, leasing e finanziamenti – come contestare i contratti e recuperare il danno
Per recuperare il danno e contestare gli interessi del mutuo o del leasing occorre prima effettuare una perizia econometrica sul finanziamento: infatti si tratta di contestazioni tecniche molto complesse, che senza un adeguato supporto matematico rischierebbero di cadere nel nulla.
Esistono contratti di finanziamento che all’apparenza sembrano corretti o inattaccabili: invero celano al proprio interno delle gravi irregolarità, che possono essere rivelate solamente attraverso un’adeguata analisi tecnica.
Dunque contestare i contratti di finanziamento rappresenta un’operazione molto specifica e complessa, che richiede una speciale competenza.
Senza un elaborato peritale a dimostrazione delle contestazioni avanzate, le probabilità di successo di una controversia sono quasi nulle ed i pericoli molto elevati: la banca negherà ogni responsabilità ed il tribunale finirà col ritenere che la contestazione sia insussistente, condannandovi al pagamento delle spese di lite della controparte.
Peggio ancora se il giudice ritenesse la causa pretestuosa, condannandovi anche al pagamento di una sanzione per lite temeraria.
Per evitare problemi di questo tipo e l’aggiunta di ulteriori danni, serve un adeguato supporto tecnico.
La perizia permetterà di far emergere il tasso effettivo latente preteso nel contratto e consentirà di svelare tutte le irregolarità che si celano – ad esempio – nel piano di ammortamento, nell’applicazione delle commissioni ed interessi del finanziamento … e molto altro. In questo modo l’azienda ed il legale potranno affrontare il contenzioso nel modo più sereno possibile.
L’elaborato peritale econometrico fornirà tutti gli elementi tecnico-giuridici, le varie tipologie di quantificazioni possibili, consentendo di impostare correttamente la contestazione della posizione e rivalersi contro l’istituto.
Chiedi un parere tecnico preliminare gratuito sulla tua posizione, valutando i presupposti di contestazione degli interessi e se puoi rivalerti sulla tua banca.
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