Titoli Giacomelli: a risparmiatori resta azione legale o transazione
L’azienda Giacomelli, non rimborsando un ‘obbligazione da 100 milioni di euro ripartita tra oltre 6.000 piccoli risparmiatori, è stata posta in amministrazione straordinaria.
E’ stata consentita ai risparmiatori la presentazione della domanda di insinuazione al passivo in maniera collettiva attraverso la propria banca (scadenza 31/03/2004): il Tribunale di Rimini, l’11 maggio 2004, ha chiuso l’udienza di verifica dello stato passivo. Dal 21 maggio 2004 anche i titoli azionari Giacomelli sono stati cancellati dai listini di Borsa Italiana.
I commissari straordinari hanno avviato la procedura di vendita delle attività del gruppo per un prezzo complessivo di circa 40 milioni di euro: sono state vendute la Longoni, la It sport e alcuni asset minori.
Il ricavo complessivo è stato di circa 39 milioni di euro. Venduta successivamente anche la Giacomelli, tuttavia le liquidazioni non consentono il recupero dei crediti: le ammissioni al passivo sono state pari a 624 milioni di euro. In pratica la torta da dividere è troppo piccola per consentire di ricevere una fetta ciascuno … forse al massimo qualche briciola procapite.
Purtroppo, come anche per gli altri crack finanziari all’italiana, anche per i malcapitati risparmiatori Giacomelli non resta che valutare l’opportunità delle azioni legali contro l’intermediario cedente gli strumenti finanziari.
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