Vinta causa su derivati-swap: 134.000€ restituiti all’azienda, annullati 9 contratti. Tribunale di Vicenza
Tribunale di Vicenza
Causa R.G. n. 7693/11
Sentenza R.G. n. 2058/15 del 03/11/15
Giudice Dott. Giuseppe Limitone
Nel 2009 lo Studio Pinaffo aveva redatto una scrupolosa consulenza tecnica a tutela di un’azienda veneta, vessata dagli interessi passivi addebitati dalla banca in forza di contratti derivati IRS (swap, OTC) accesi su valori nozionali per vari milioni di euro.
Infatti molto tempo prima, l’impresa era stata sollecitata dalla propria banca di fiducia a sottoscrivere negli anni una catena di ben 9 operazioni su derivati IRS (Interest Rate Swap), ovvero contratti per lo scambio tra due controparti dei flussi sui tassi di interesse (o scambio degli indici di indebitamento).
L’impresa aveva precedentemente acceso dei debiti a tasso variabile, cosicché la banca aveva sollecitato l’azienda ad attivare “delle coperture”, descritte come delle “assicurazioni”, paventando il presunto scopo di “tutelare l’impresa dal rialzo dei tassi di interesse sui prestiti contratti”.
Dunque in caso di variazione avversa dei tassi di interesse, stando a quanto inizialmente descritto dalla banca al momento dell’accensione delle operazioni, l’impresa avrebbe dovuto ricevere una tutela contro il pericolo di maggiori esborsi sugli interessi di indebitamento.
Invero tale tutela non si era verificata in alcun modo: al contrario la banca aveva lungamente guadagnato da tali operazioni speculative a danno dell’azienda, tant’è che aveva persistito nel proporre all’impresa nuovi contratti swap in sostituzione delle precedenti strutture, con cadenza pressoché annuale, laddove la situazione finanziaria a carico dell’azienda era oramai degenerata inesorabilmente.
Le operazioni si erano dunque tradotte in un ulteriore aggravio della posizione debitoria originariamente già in capo all’azienda, laddove quest’ultima oltre al pagamento dei debiti precedentemente contratti e relativi interessi, si vedeva costretta ad ulteriori esborsi proprio a causa degli swap per oltre 122.000€ complessivi (somme incassate dalla banca, diretta controparte delle operazioni IRS).
La perizia tecnico-finanziaria sui derivati, redatta dalla Dott.ssa Tiziana Pinaffo aveva svelato numerose irregolarità subite dall’azienda nell’ambito delle predette operazioni, accertandone la componente speculativa ed illegittima, cosicché nel 2011, dopo vari infruttuosi tentativi di risolvere bonariamente la questione con l’istituto, l’impresa si vedeva costretta a citare a giudizio la banca.
Il Tribunale di Vicenza aveva dunque istruito una CTU tecnico contabile, nominando un consulente d’ufficio: l’azienda aveva nominato a propria difesa, quale proprio consulente tecnico di parte, la Dott.ssa Tiziana Pinaffo.
Il CTU infine giungeva a confermare al centesimo il danno già precedentemente quantificato dalla perizia redatta dallo Studio Pinaffo.
In data 03/11/2015 il Tribunale di Vicenza pubblicava la sentenza, con la quale riconosceva il carattere speculativo ed inadeguato dei contratti, dichiarandone la nullità. Altresì condannava la banca alla restituzione all’impresa delle somme indebitamente percepite, maggiorate di interessi legali e restituzione delle spese legali e peritali sostenute dall’azienda.
Il tutto per un totale di oltre 134.000€, posto a carico della banca.
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